Classi ambientali Euro per le auto
La Comunità Europea ha emanato una serie di direttive sulle emissioni inquinanti dei veicoli. Sulla carta di circolazione (libretto) precisamente nel riquadro 2 in basso per i libretti vecchio tipo e alla lettera V.9 del riquadro 2 per quelli nuovo tipo, in formato A4, viene indicata la classe ambientale di omologazione CE che individua la categoria di appartenenza del veicolo.
Pre-euro: veicoli che non hanno catalizzatore e alimentazione a iniezione. Si parla di vetture immatricolate prima del 1993.
Euro 1: Nel 1993, un provvedimento legislativo ha obbligato le Case automobilistiche a montare sui modelli da omologare la marmitta catalitica e gli iniettori. Requisiti minimi per riconoscere il veicolo come appartenete alla categoria Euro 1. Direttive di riferimento:
91/441 CEE
91/542 CEE punto 6.2.1.A
93/59 CEE
Euro 2: Tre anni dopo, l’attenzione della normativa si è spostata sui motori diesel, introducendo l’obbligo di riduzione delle emissioni inquinanti, che all’epoca erano superiori a quelle dei motori a benzina. Ecco, quindi, l’Euro 2. Direttiva di riferimento:
91/542 CEE punto 6.2.1.B
94/12 CEE
96/1 CEE
96/44 CEE
96/69 CE
98/77 CE
Euro 3: Nuova svolta nel 2001, con la normativa che ha stabilito l’obbligo d‘installare sulle nuove vetture un sistema Eobd (European On Board Diagnostic) per ridurre le emissioni. Direttiva di riferimento:
98/69 CE
98/77 CE rif. 98/69 CE
1999/96 CE
1999/102 CE rif. 98/69 CE
2001/1 CE rif. 98/69 CE
2001/27 CE
2001/100 CE A
2002/80 CE A
2003/76 CE A
Euro 4: Nel gennaio del 2006 é stato imposto ai Costruttori un’ulteriore riduzione delle emissioni. Ci si concentrò sull’abbattimento dell’ossido di carbonio e dell’ossido di azoto (NOX). Malgrado ciò rimasero alti i livelli di particolato nei motori diesel. Direttiva di riferimento
98/69 CE B
98/77 CE rif. 98/69 CE B
1999/96 CE B
1999/102 CE rif. 98/69 CE B
2001/1 CE rif. 98/69 CE B
2001/27 CE B
2001/100 CE B
2002/80 CE B
2003/76 CE B
Euro 5: Nel 2009 la norma interviene in particolare sul particolato portando passi in avanti importanti soprattutto nella tecnologia di fabbricazione dei motori diesel. Direttive di riferimento:
· 2005/55/CE – 2006/51/CE Rif 2005/55/CE – 2006/81 CE rif. 2005/55 CE riga B2
· 2006/81 CE rif. 2005/55 CE riga C (ecol. migliorato)
· 715/2007*692/2008Euro 5 A )
· 715/2007*692/2008 ( Euro 5 B )
· 2008/74/CE rif. 2005/55/CE riga B2
· 2008/74/CE rif. 2005/55/CE riga B2 (ecol. migliorato)
· 2008/74/CE rif. 2005/55/CE riga B2 (con disp. anti-part)
Euro 6: Dal settembre 2015 la stretta ha riguardato, ancora una volta, i motori diesel e l’abbattimento delle emissioni (in particolare idrocarburi incombusti e NOx) è avvenuto attraverso nuovi e sofisticati impianti per il trattamento dei gas di scarico. Rientrano nell’Euro 6, ovviamente, anche i motori ibridi e elettrici. Direttive di riferimento:
715/2007*692/2008 ( Euro 6 A )
715/2007*692/2008 ( Euro 6 B )
Euro 6 è suddivisa in quattro “sottoclassi”:
– A, B e C da una parte (quelle “ante-dieselgate”). La C riferite alle immatricolazioni a partire da settembre 2018;
– D “piena” entretà in vigore in due fasi, la prima, D-Temp a partire da settembre 2019 le nuove immatricolazioni dovranno essere conformi a tale standard antinquinamento che limita ulteriormente gli ossidi di azoto Nox, rilevante ai fini dei blocchi del traffico nelle grandi città.
Solo i veicoli a benzina e ibridi non hanno restrizioni